Egle Marini

Egle Marini

Egle Marini (1901-1983)

Nasce a Pistoia con il gemello Marino nel 1901. Con il fratello nel 1917 inizia a frequentare i corsi del regio Istituto delle belle arti di Firenze, seguendo le lezioni di Galileo Chini e dal 1922 i corsi di scultura di Domenico Trentecoste. Dopo il ritorno del fratello dal servizio militare, Egle frequenta assiduamente lo studio fiorentino di Marino Giuntoli, dove ha l'occasione di incontrare Alberto Giuntoli, vecchio compagno di studi dell'Accademia e suo futuro marito. Nel 1928 con il gemello la troviamo esporre nella “1° mostra provinciale d'arte” e successivamente a varie esposizioni provinciali e regionali organizzate dal sindacato Fascista di belle Arti.

I soggetti delle sue opere sono quelli familiari, quelli che incidono più sulle sue emozioni, le nature morte e soprattutto i ritratti contraddistinti da uno stile che risente della cultura francese con colori tenui e con effetti che evocano al decorazione a fresco. Dopo la partecipazione alla biennale veneziana del 1936, diversamente dal fratello la pittrice si allontana dalla notorietà, vive una vita appartata e la sua attività espositiva diminuisce mentre l'ispirazione artistica si dirige soprattutto verso la produzione lirica.

Opere