L'esposizione Kalitipie ci invita ad entrare nel mondo di Vittorio Losito in un’esperienza cognitiva che arricchisce la fantasia e lo sguardo, offrendo materia al sogno e alla visione ordinaria, restituendo una civiltà dell’immagine che nei nostri tempi rischia l’estinzione. Assenze umbratili, presenze spettrali e cinetiche, sovrapposizioni oniriche, statue parlanti generate da una costante ricerca di senso accostano i lavori di Losito alle atmosfere sinistre del cinema surrealista, alla poesia di Kavafis o all’ecfrastica di età classica.