ri/NASCIMENTO

ri/NASCIMENTO

DAL 12/05/2024
al 28/07/2024

Domenica 12 maggio la galleria ME Vannucci di Pistoia e Villa Rospigliosi a Prato, sede espositiva dell’associazione culturale ChorAsis, aprono al pubblico due mostre a cura di Marina Dacci.

Pensate come un progetto unitario, le mostre esplorano l’idea di cambiamento nell’approccio con “l’altro da sé” (siano oggetti, natura e persone) e la tensione verso un’auspicabile rinascita che l’arte propone.

ri/NASCIMENTO (ME Vannucci, dal 12 maggio al 28 luglio) e ad/naturam (Villa Rospigliosi, dal 12 maggio al 23 giugno) presentano il lavoro di 9 artisti italiani.

Le opere di Bertozzi & Casoni, Elena Bellantoni, Chiara Bettazzi, Bianco-Valente, Serena Fineschi, Antonio Fiorentino, Cristina Gozzini, Silvia Listorti, Nazzarena Poli Maramotti saranno esposte nello spazio della galleria ME Vannucci, mentre Villa Rospigliosi presenterà un focus su Antonio Fiorentino con un corpo di sculture e cianotipie, come approfondimento del percorso proposto in galleria.

ri-NASCIMENTO

ME Vannucci, Pistoia

l loco e ’l tempo e ’l seme

Di lor semenza e di lor nascimenti

(Dante)

12 maggio-28 luglio 2024

ri-NASCIMENTO nasce dalla riflessione sulla parola arcaica nascimento intesa come nascita che si innesta nello spirito del nostro tempo. La scelta di proporla in Toscana - luogo che ha visto la fioritura del Rinascimento - non è casuale. La posizione e le tensioni dell’uomo sono completamente mutati, ma resta intatta la ricerca di nuova linfa e di nuove visioni per un concreto cambiamento.

Nove sono gli artisti italiani invitati: Bertozzi & Casoni, Elena Bellantoni, Chiara Bettazzi, Bianco-Valente, Serena Fineschi, Antonio Fiorentino, Cristina Gozzini, Silvia Listorti e Nazzarena Poli Maramotti.

Ognuno di loro prende la parola e si misura sulla necessità di un rinnovamento dello sguardo, di una “rifioritura” di pensiero, dopo un periodo di disorientamento, disordine e buio da cui ripartire per la costruzione di diversi equilibri. Accade ripensando la relazione con gli oggetti del nostro quotidiano, con la natura e il paesaggio circostante fino a giungere ai rapporti umani: nascono di conseguenza anche nuovi vocabolari formali che danno vita alle loro opere. Non si tratta solo di ecosofia come abbattimento della dicotomia tra natura e cultura, ma della costruzione di uno sguardo e di un sentire che cercano una nuova origine.

ad-naturam

Villa Rospigliosi, dal 12 maggio al 23 giugno

Antonio Fiorentino

Nonostante la sua maestosità, Villa Rospigliosi vanta una relazione stretta e un equilibrio tra architettura e natura da cui è letteralmente avvolta. Un grande prato e un uliveto insistono sul fronte, un ricco sottobosco circonda la parte retrostante e un magnifico giardino all’italiana a lato, impreziosito da fontane e da una grotta, accoglie piante e fiori in grandi vasi e in aiuole. Anche le aree annesse alla villa, servitù operative della tenuta e sede della mostra, sembrano non interrompere il rapporto tra esterno e interni.

Ogni artista invitato dall’associazione Chorasis è sempre chiamato a misurarsi col genius loci e col passo della natura nei suoi geomorfismi, nel trascorrere delle stagioni e nei segni che ne punteggiano attività agresti e aspetti contemplativi. Per Antonio Fiorentino è stato facile. Da molti anni la sua ricerca artistica è fortemente ancorata al rapporto con la natura e ai materiali naturali che diventano parte integrante dei suoi lavori: la loro ossatura. Per questo progetto, naturale prosecuzione e ampliamento delle opere presentate alla galleria ME Vannucci di Pistoia, i corpi delle sue sculture all’esterno emergono come alberi punteggiando il percorso sull’area verde del prato. Sono corpi umani, di sapore divinatorio, dall’ossatura vegetale che si protendono verso l’alto in cerca di luce o si ancorano nella terra mettendo in atto una sorta di fotosintesi clorofilliana.